Storia dei leggings: dagli anni '60 a oggi

Nonostante i pantaloni esistano da almeno 2000 anni, le donne hanno dovuto aspettare molto tempo per poterli indossare liberamente. Subito dopo aver ottenuto questo diritto li hanno fatti loro personalizzandoli e rendendoli più sexy, creando quindi i leggins.

L’origine dei leggins

Sono il capo d’abbigliamento più comodo che ci sia, morbidi e aderenti possono essere indossati in qualsiasi occasione. Qui in Italia fino a una ventina di anni fa venivano chiamati fuseaux, termine inventato da Emilio Pucci per la forma “fusa” che assumevano sulle gambe delle donne. Oggi ne esistono tantissimi tipi, come i leggings snellenti da donna di begood.store ma qual è l’origine di questo capo? Ne parliamo in questo articolo.

I primi modelli di leggins sono stati proposti da Emilio Pucci e da Mary Quant intorno agli anni Cinquanta, ma hanno impiegato almeno dieci anni per entrare a far parte della moda e dell’uso comune delle ragazze di quell’epoca.

I leggins dal 1960 al 1980

Nel 1960 sono stati lanciati i due primi modelli di pantaloni attillati. I primi, chiamati Viva avevano un passante elastico da tenere sotto la pianta del piede, perfetto per mantenere la stoffa distesa di questo nuovo modello di pantaloni. I Capri invece, avevano una lunghezza compresa tra la caviglia e il ginocchio e mantenevano la loro caratteristica di essere molto aderenti alle gambe delle giovani indossatrici.

Per qualche anno i leggins sono poi spariti dalla scena, lasciando spazio a pantaloni più larghi e a vita alta. Ma non hanno tardato a ricomparire, sono infatti tornati di moda negli anni Ottanta, dopo l’uscita del musical Grease, in cui Sandy, diventata una cattiva ragazza, indossava degli attillatissimi leggins in pelle nera. In questo periodo la moda prevedeva un tipo di abbigliamento molto sportivo e colorato. I pantaloni oltre a essere aderenti, erano anche colorati, fluorescenti e sgargianti. Addirittura Madonna nel 1985 decise di utilizzarli per il suo tour, indossandoli sotto a una minigonna.

I leggins dal 1990 all’inizio del 2000

Negli anni Novanta c’è stata nuovamente un’inversione di stile e sono ricomparsi i pantaloni larghi, ma in questo periodo la vita anzichè essere alta, era molto bassa. In tutta onestà questi modelli non erano molto comodi e infatti nei primi anni 2000 sono ricomparsi i leggins, più precisamente dal 2005. Solitamente neri, si indossavano sotto le minigonne, soprattutto di jeans. Non arrivavano mai fino alla caviglia, la lasciavano leggermente scoperta e le scarpe più utilizzate erano le ballerine per le occasioni più formali o le Converse, più sportive e colorate.

In pochissimi anni i leggins sono tornati ad essere dei veri e propri pantaloni, non più degli accessori da nascondere sotto a una minigonna, ma dei capi d’abbigliamento da sfoggiare, per mettere in mostra le proprie forme e magari riuscire a mascherare qualche chiletto di troppo.

I leggins a

Negli ultimi anni sono nati anche i Jeggins, dotati di tasche e chiusura identica ai normali pantaloni e i treggins che sono fatti con un tessuto più spesso rispetto ai normali leggins e solitamente hanno tasche finte decorative.

Attualmente esistono leggins per tutte le occasioni, eleganti, sportivi, casual e per la casa, ma non solo, esistono infatti anche modelli curativi, perfetti per chi ha problemi di cellulite e microcircolazione. Sono esteticamente identici ai classici modelli, possono quindi essere indossati in qualsiasi momento della giornate e oltre ad essere comodi e belli preservano la salute delle gambe.