Conoscere bene i consumi degli elettrodomestici è una buona regola per contenere i costi e salvaguardare al meglio il bilancio familiare. Molto spesso si utilizzano robot da cucina senza conoscerne le caratteristiche e ignorando completamente i consumi. Una leggerezza che costa caro al momento dell’arrivo delle bollette periodiche, a cui porre rimedio al più presto per ottimizzare i risparmi.
Quanto consuma un robot da cucina: caratteristiche del Bimby
Tra gli elettrodomestici più venduti nel
nostro Paese certamente riveste un ruolo di primo piano il famoso
Bimby, un robot da cucina multifunzione venduto dalla Vorwek con la
formula porta a porta. Un robot ormai
diventato celebre per il grande consenso riscosso tra i consumatori,
proprio in virtù delle molteplici funzioni. Con tale
elettrodomestico sono infatti possibili diverse operazioni: cottura,
tritatura, impasto, etc.
Con il passare del tempo, soprattutto
per gli italiani particolarmente affezionati alla buona e veloce
cucina, il Bimby è diventato un ottimo e fidato alleato. Uno
strumento efficace per la preparazione di prelibati piatti nel giro
solamente di qualche minuto. Qualità delle pietanze e tempi di
preparazione ridotti giocano a favore di questo elettrodomestico e
hanno favorito il buon numero di vendite.
Quanto consuma un robot da cucina: energia elettrica utilizzata dal Bimby
Una volta analizzate le principali
caratteristiche del Bimby, ora passiamo a vedere i consumi di energia
elettrica di questo particolare robot da cucina. La
potenza massima del Bimby è pari a 1500w,
ma l’energia elettrica utilizzata cambia in base al tempo d’uso e
alle funzioni impostate. Questo perché esistono specifiche
preparazioni che hanno bisogno di lunghi tempi di cotture ed altre
che necessitano di tempi decisamente più brevi.
Parallelamente
ci sono preparazioni che richiedono una potenza e una velocità
maggiore per un determinato tempo, per poi continuare la cottura a un
livello di potenza basso e dunque a basso consumo. A titolo puramente
esemplificativo, ricordiamo come la preparazione di un minestrone
necessiti di portare l’acqua ad ebollizione per circa 10 minuti: tale
operazione richiede all’inizio un assorbimento di energia di 1500w,
successivamente la cottura continua per un’ora circa con un
assorbimento energetico di 500w.
In questi determinati casi si
calcolano consumi pari a 0,50 kWh che, moltiplicati per presumibili
costi energetici pari a euro 0,25 kWh, danno come risultato finale
una spesa di 12 centesimi circa ogni ora.
Utilizzare comunque energia elettrica
per la preparazione dei pasti non è sicuramente la maniera più
economica perché l’uso del gas metano comporta costi minori. In ogni
caso, il robot Bimby assicura delle ottime prestazioni in breve tempo
e con consumi di energia molto contenuti.
Al momento di
mettere in funzione il Bimby
alla potenza massima, come consigliato anche da s-m-webblog.com
su un loro articolo sui robot da cucina, è opportuno di non
usare contemporaneamente altri tipi di elettrodomestici per non
creare in casa sovraccarichi energetici. Quest’ultimo è un serio
problema che potrebbe portare al superamento del carico di energia
elettrica consentito dal contatore e, di conseguenza, a restare senza
energia.
Quanto consuma un robot da cucina: Cuisine Companion
Il consumo massimo dichiarato da
Cuisine Companion
è invece di 1550w, 1000w riguardano il consumo della parte
riscaldante mentre 550w quello del motore. In base a delle verifiche
effettuate generalmente il CuCo quando riscalda, pure alla potenza
massima, comporta un consumo di circa 900w, mentre quando vengono
utilizzate le lame alla potenza massima allora il consumo medio è
pari a circa 100w.
In considerazione del fatto che raramente
vengono utilizzare le lame allo sforzo massimo con la parte
riscaldante al massimo, molto difficilmente il Cuisine Companion
comporta un istantaneo consumo superiore a 1000w. Inoltre, quando
tale circostanza si verifica, solitamente accade per qualche minuto
alla volta. Alla luce di queste considerazioni, è possibile
calcolare un costo energetico di 1 euro circa alla settimana se
utilizziamo il CuCo in riscaldamento fisso per un’ora al giorno.
Un
consumo abbastanza contenuto in rapporto ai costi da sostenere per
l’uso di un normale aspirapolvere. Il consumo di un aspirapolvere è
infatti più del doppio: l’utilizzo giornaliero per un’ora di questo
strumento (potenza 2500w) per la pulizia della casa comporta una
spesa energetica settimanale di 2,5 euro circa. Dati significativi
che spiegano bene come i costi di energia elettrica da sostenere per
l’utilizzo dei robot da cucina non siano affatto eccessivi.