Molto spesso, portare una famiglia avanti, con dei figli a carico, è estremamente difficile. Per tale ragione sono tanti genitori che cercano di prendere un attimo di respiro attraverso i prestiti e finanziamenti, ma quando si hanno troppe rate da pagare: come fare?
Ovviamente, ci sono anche i casi più gravi, Nel quale ci si chiede in che modo è possibile indebitarsi così tanto da non riuscire più a vivere in modo sereno. Sono tante le famiglie che presentano un importo dei debiti molto più alto dei loro stipendi, quindi in questo caso risulta davvero difficile portare avanti la famiglia e vivere normalmente.
Purtroppo, però, alcune volte risulta davvero difficile fermarsi, soprattutto quando il finanziamento serve e quando manca una buona base di educazione economica, che consente ad un genitore di procedere col finanziamento anche se ne ha un altro in corso. Infatti, le società finanziaria guardano soltanto la presenza di una busta paga, che da ritenere sicura, con la quale una coppia di coniugi potrebbe pagare il finanziamento. Ma la verità è che non è possibile controllare anche in che modo il cliente potrà rimborsare i soldi ricevuti, soprattutto sì ha già attuato diversi prestiti.
Da qui parte una sorta di catena interminabile che porta i clienti a chiedere sempre nuovi prestiti per pagare quelli vecchie, indebitandosi ancora di più. Ovviamente, non è possibile andare incontro semplicemente a dei finanziamenti, ma anche a quelle che sono le carte di credito revolving, con tassi ai limiti e rimborso rateale. Una volta stipulato il proprio contratto, sarà poi difficile modificare il proprio importo e le modalità di rimborso, anche se per esempio la propria azienda decide di diminuire lo stipendio o mettere in cassa integrazione.
La soluzione
Ovviamente, in questi casi, è sempre possibile attuare una sorta di soluzione, che fortunatamente esiste e può essere sfruttata. Questo non è altro che la legge 3 del 2012, che è stata approvata dopo tantissime richieste da parte dei cittadini. La legge nasce soprattutto perché nel 2012 si era verificato il boom dei suicidi dovuti ai problemi bancari, fiscale e finanziari.
Dunque, grazie anche a molte pressioni da parte della stessa Unione Europea, questa legge è potuta uscire allo scoperto e prendere avvio nel modo più naturale possibile. Ovviamente, questo ritardo era causato soprattutto l’Italia, che purtroppo la maggior parte delle volte deve toccare il fondo per attuare il meglio per il proprio paese. Infatti, la Francia, così come la Germania, aveva già adottato questa legge da tantissimo tempo.
Dunque, da noi la legge è stata denominata salva suicidi, anche perché permette agli imprenditori, o semplicemente le famiglie, di ritornare in carreggiata in circa tre anni. Per tale ragione, sì non si ha più la possibilità di pagare i propri debiti e le varie tasse che ogni mese si presenta, allora è bene usufruire della legge 3/2012.
Quest’ultima consente semplicemente di eliminare tutti i debiti per ripartire poi da zero. Prima del 2012 questa possibilità veniva da semplicemente gli imprenditori, anche quelli di imprese più piccole, oppure professionisti liberi, agli agricoltori e basta. Adesso, invece, è possibile usufruire di questo vantaggio anche se sia una semplice coppia in alto mare. Quindi, i debiti precedenti, ovviamente, non verranno del tutto eliminati, ma al contrario sono riformulati secondo una rata sostenibile e proporzionata a loro stipendio e alle loro possibilità.
