Assistenza anziani: tutto quello che c'è da sapere

Molte famiglie si trovano nel corso della loro esistenza a dover gestire un parente anziano non più in grado di essere autosufficiente e sono costrette quindi a rivedere le proprie abitudini lavorative personali. Al fattore dell’organizzazione da rivedere che stravolge la vita di ogni componente della famiglia se aggiunge anche il sentimento di malinconia e di senso di colpa che può colpire chi si trova a dover gestire un caro anziano.

L’intento di questa guida è quello di fornire utili informazioni e consigli per chi si trova in questa situazione che potrà prendere spunto dai concetti indicati per trovare la soluzione più adatta alle proprie esigenze.

L’organizzazione della vita familiare non deve essere un peso ma semplicemente un nuovo modo di affrontare la quotidianità con tutta la serenità che ogni persona che si trova in questa situazione merita.

Come assistere una persona anziana nella quotidianità

Un parente non più autosufficiente deve essere gestito in ogni operazione che riguarda la quotidianità della vita di una persona ed è quindi necessario per i membri della famiglia che lo sostengono affrontare ogni situazione in maniera tranquilla, facendola rientrare nelle routine abituali.

Alle operazioni più semplici si aggiungono anche quelle che implicano la gestione delle emergenze sia fisiche che psicologiche che implicano una maggiore difficoltà e richiedono una piccola preparazione per essere affrontata al meglio. Il consiglio è quello di tenere sempre a portata di mano una lista dettagliata di tutti i farmaci assunti dalla persona da assistere, corredata da numeri di telefono utili di medici specialisti da contattare in caso di necessità per chiedere consiglio maggiori informazioni su come è meglio agire.

In ogni caso sarà molto importante non fare sentire la persona assistita come un peso ma deve essere ascoltata e aiutata partecipando attivamente alle attività della famiglia, compatibilmente con le proprie condizioni fisiche e mentali. Se l’assistito è autosufficiente dal punto di vista fisico, coinvolgetelo nelle attività quotidiane e lo fanno sentire utile come andare a fare la spesa, accompagnarvi a prendere i figli a scuola, partecipare a pranzi vicini fuori casa e a giornate di svago fuori porta.

Se il supporto di ogni membro della famiglia non è sufficiente a garantire tutta l’assistenza di cui l’anziano ha bisogno sarà necessario convincerlo ad accettare aiuti esterni e procedere quindi all’assunzione di un collaboratore familiare che sarà in grado di fornire il proprio aiuto nelle attività che riguardano la quotidianità della persona da assistere ma anche a supporto di tutta la famiglia.

A primo impatto non tutti vivono con serenità l’idea di poter essere assistiti da una persona sconosciuta, sarà quindi bene procedere per step iniziando il percorso con un collaboratore familiare coinvolgendole inizialmente per poche ore al giorno fino ad arrivare al tempo richiesto necessario. Tuttavia, il ricorso a una badante permetterebbe di gestire l’anziano presso il proprio domicilio evitando in senso di abbandono che potrebbe vivere se collocato in una struttura dedicata alla cura e all’assistenza.

Per garantire una maggiore accettazione di un aiuto esterno è molto importante che la famiglia sia presente in alcune attività che possono garantire all’anziano una maggiore tranquillità tra le quali:

  • coinvolgimento in attività familiari abituali
  • abitudine a trascorrere del tempo presso il proprio domicilio
  • svolgere commissioni semplici insieme come fare la spesa o andare dal medico
  • consumare i pasti insieme

L’assistenza domiciliare per persone anziane

Un particolare tipo di assistenza che prevede la cura del soggetto anziano non autosufficiente a domicilio e viene erogata dal servizio sanitario nazionale in diverse metodologie in base alle situazioni di fragilità in cui si trovano gli assistiti.

Questo servizio ha l’obiettivo di rispondere ai bisogni della salute con un’assistenza a domicilio per anziani che saranno seguiti anche nella cura delle patologie croniche da cui sono affetti per riuscire a mantenere una qualità della vita quanto più possibile elevata.

Come ci spiegano da  Torino3Assistenza, agenzia di Torino specializzata nell’ assistenza anziani , è anche possibile richiedere l’assistenza domiciliare attraverso una procedura presso l’Asl di competenza, il medico di medicina generale oppure la struttura sanitaria presso cui il paziente è ricoverato dovrà inoltrare una richiesta e dentro 48 ore verrà effettuata una visita che stabilirà la tipologia di assistenza che sarà possibile erogare.

L’assistenza domiciliare che riguarda l’aspetto sanitario della gestione del paziente verrà erogata da personale inviato dall’Asl mentre per i servizi che riguardano la consegna dei pasti a domicilio e l’igiene personale del paziente la richiesta andrà inoltrata al Comune di residenza presso lo sportello dei servizi sociali.

Per richiedere un’assistenza domiciliare prolungata nel tempo, necessaria a causa delle condizioni di salute del soggetto che non prevedono miglioramenti, andrà attivato l’iter presso l’Asl di competenza sempre per il tramite del proprio medico di base. Ma di assistenza che comprende servizi infermieristici, terapie riabilitative e mediche per recuperare la funzionalità degli arti e viene erogata per tutto il tempo necessario al recupero del paziente.

È possibile leggere alcune informazioni complete al documento allegato, al seguente link (Fonte Salute.Gov)

L’importanza del caregiver familiare e le agevolazioni previste

Il caregiver è la persona che si occupa di un soggetto non autosufficiente, solitamente e un parente individuato all’interno della famiglia che si impegna nelle attività che necessitano per la cura dell’assistito. Le funzioni del caregiver vengono svolte a titolo gratuito e, in mancanza di questa figura, l’unica soluzione per gestire una persona che richiede di cure sarebbe l’assunzione di una badante oppure il ricovero presso una residenza di riposo.

Resta il fatto che assistere quotidianamente una persona non autosufficiente implica molti sacrifici, soprattutto se non si ha tanto tempo libero a disposizione oppure risorse economiche illimitate. Proprio per questo lo stato ha studiato una serie di misure per supportare le persone che si trovano in questa condizione, vediamo di seguito le principali:

  • legge 104/92 – prevede la possibilità per il caregiver di richiedere dei permessi aggiuntivi al datore di lavoro se si assistono persone con un grado di parentela entro il secondo. Persona da assistere dovrà essere ritenuta idonea ad ottenere i benefici della legge 104/92 da parte di una commissione medica facente capo all’Asl di appartenenza
  • Detrazioni fiscali per l’assistenza in base al reddito familiare dell’assistito
  • Indennità di accompagnamento che verrà erogata da parte dell’Inps alle persone con invalidità totale del 100%, consiste in un assegno economico mensile.
  • Iva agevolata al 4% per acquistare ausili necessari alla deambulazione, al sollevamento e all’accompagnamento
  • Cure domiciliari dedicate alle persone non autosufficienti per gestire presso la propria abitazione le necessità di assistenza quotidiana tramite personale qualificato e con l’erogazione di trattamenti riabilitativi, infermieristici e medici. È un servizio gratuito erogato dal Sistema Sanitario Nazionale.