Compiti e funzioni di un fisioterapista

Corsi di formazione per fisioterapista

I corsi di formazione per fisioterapista non sono corsi specifici o a pagamento, ma consistono in una vera e propria laurea triennale, ciò significa che il titolo di fisioterapista può essere conseguito solo in ambito accademico. A seguito del conseguimento della laurea come fisioterapista, bisogna poi ottenere il titolo abilitante alla professione, per poter compiere il proprio lavoro da operatore sanitario autorizzato ad opere di riabilitazione motoria e alla rieducazione posturale.

Per cui il vero corso di formazione per fisioterapista, come specificato dal Decreto n° 741 del 14 settembre 1994, emanato dal Ministero della Sanità attinente alla professione, consiste in un diploma universitario abilitante. La laurea può essere conseguita anche indipendentemente dall’abilitazione per altre professioni sanitarie ed è finalizzata ad acquisire le competenze necessarie per intervenire in disturbi acquisiti o congeniti motori o concernenti le funzioni corticali superiori. Il corso di formazione in fisioterapia consiste in un percorso accademico che in Europa va dai 3 ai 5 anni. Non tutti i paesi, però, riconoscono il titolo conseguito all’estero, per cui se si vuole praticare la professione in un paese diverso dal proprio, bisogna prima valutare i pro e i contro e verificare la burocrazia necessaria.

La professione di fisioterapista: formazione e curiosità

Abbiamo visto in generale che il fisioterapista opera nel campo delle funzioni motorie. Nel particolare, si occupa sia di riabilitazione che di rieducazione motoria, ovvero sia di portare il paziente ad acquisire nuovamente alcune funzioni motorie, che di educare il corpo a compierle correttamente. Per cui a livello medico, la sua area di interesse è varia ed è legata a varie aree del corpo umano.

Anatomicamente parlando, il fisioterapista si occupa sia del sistema scheletrico, che di quello nervoso, circolatorio etc., in quanto le funzioni motorie non dipendono solo da ossa e muscoli, ma anche dai comandi del cervello, e in generale dall’interconnessione delle varie funzioni del corpo. Il fisioterapista si occupa, quindi, di individuare l’area che dà origine al problema motorio e in base a quella sviluppare un piano mirato per il recupero delle facoltà motorie perse o la rieducazione, in base al caso specifico del singolo paziente. Contrariamente a ciò che si pensa, la professione di fisioterapista, almeno in Italia, è quasi una novità, poiché è stata introdotta solo da una cinquantina di anni. Tra i paesi più avanzati, invece, spicca il Regno Unito che, non solo ha introdotto questa professione da più di un secolo, ma offre l’accesso diretto al servizio a tutti i cittadini presso i servizi sanitari nazionali.

La professione di fisioterapista: come evitare truffe e imbroglioni

Sono presenti in Italia molti fisioterapisti, più della metà, che esercitano la professione senza certificazione, ovvero senza laurea e abilitazione riconosciuta. I professionisti riconosciuti sono solo 50 mila e spesso i pazienti non si preoccupano di verificarne la regolarità. Per questo, è bene sapere che, poiché l’unico corso per fisioterapisti è appunto la laurea, per essere certi di essersi rivolti a un fisioterapista esperto e autorizzato, bisogna per prima cosa verificare che abbia un titolo di laurea rilasciato da un’Università italiana oppure un riconoscimento da parte del Ministero della Salute di un equivalente titolo estero.

Anche l’appartenenza ad associazioni rappresentative autorizzate e identificate secondo decreto ministeriale può essere una garanzia. Altri piccoli accorgimenti che possono essere eseguiti in sede di visita medica sono: – assicurarsi che il fisioterapista richieda la documentazione clinica esistente e che ne prenda visione; – verificare che, nel caso in cui si tratti di un libero professionista, rilasci sempre la ricevuta fiscale. Questo aspetto dell’affidabilità non va sottovalutato in quanto, proprio per il tipo di lavoro che svolge, il fisioterapista si occupa di parti molto delicate del nostro corpo, giunture, legamenti, punti sensibili soprattutto per il sistema nervoso, per cui se non è una persona realmente esperta i danni che potrebbero conseguire da un suo errore, ad esempio nell’effettuare una manovra, potrebbero essere veramente gravi. Esiste, inoltre, anche la giornata mondiale del fisioterapista, celebrata l’8 settembre.