
Da nord a sud della Penisola sempre più stabilimenti balneari stanno eliminando la plastica dall’esercizio della propria attività. Tra le buone pratiche a favore di spiagge e acque più pulite non può mancare l’installazione di dispenser acqua al bar, al ristorante ma anche nelle aree comuni.
Il dispenser acqua, infatti, filtra e tratta l’acqua di rubinetto in modo da renderla buonissima e ancor più sicura, e può sostituire brillantemente i dispenser di bottigliette d’acqua monouso. Alcuni modelli hanno la capacità di erogare tanti tipi diversi di acqua e di informare l’utilizzatore sul quantitativo di co2 risparmiato ad ogni erogazione.
I dispenser acqua sono l’alternativa ecologica all’acqua in bottiglia
La diminuzione significativa o l’eliminazione totale delle bottiglie di plastica è uno dei vantaggi principali dei distributori d’acqua collegati alla rete idrica. Purificando l’acqua del rubinetto e rendendola sicura e piacevole da bere si elimina la necessità di effettuare ordini di acqua imbottigliata, riducendo così la produzione del PET e i relativi problemi di smaltimento dello stesso. Secondo il CONAI solo il 55,6% della plastica viene, infatti, avviato allo smaltimento in Italia, mentre buona parte del materiale restante finisce con l’inquinare mare e terra.
Scegliere di installare i dispenser acqua contribuisce inoltre alla diminuzione delle emissioni di CO2, poiché l’acqua filtrata non necessita di essere trasportata su strada: è acqua alla spina subito disponibile, che non permane in un recipiente plastico e può essere bevuta fresca, subito dopo l’erogazione.
I dispenser acqua più tecnologici possono anche indicare sul display la quantità di carbonio risparmiata dopo ogni erogazione.
Scegliere i distributori d’acqua alla spina filtrata non solo aiuta a proteggere l’ambiente ma rappresenta anche un’azione utile per ottenere una certificazione plastic free per la propria attività.
Questo approccio e il messaggio che trasmette sono sempre più apprezzati dai consumatori, naturalmente adesso molto sensibili alle questioni ambientali. Sempre più italiani, prima di prenotare le vacanze, consultano le classifiche di sostenibilità di alberghi, lidi e ristoranti e spostano le loro preferenze in base ai comportamenti più o meno virtuosi dei gestori.
Anche sul piano legislativo possiamo aspettarci progressi in questa direzione. In Italia la tassa sulla plastica sarà presto introdotta: proibirà l’uso della plastica monouso e saranno comminate sanzioni a chi non si conformerà alle nuove regole.
Stabilimenti balneari verso la sostenibilità
Da qualche tempo il concetto di sostenibilità è entrato anche nel mondo del turismo balneare, portando alla diffusione di termini come “ecospiagge” e “spiagge sostenibili”.
Ma quali azioni dovrebbe intraprendere un lido attrezzato per potersi davvero considerare ecologico? Oltre a bandire le bottiglie di plastica e installare, quindi, i dispenser, c’è molto altro che può essere fatto.
Un passo determinante verso una gestione più verde è l’implementazione della raccolta differenziata con gli opportuni contenitori e le indicazioni per i clienti.
È poi utile incoraggiare i visitatori a raggiungere le spiagge con mezzi ecologici, come biciclette o monopattini, offrendo rastrelliere ombreggiate. Per chi possiede veicoli elettrici l’installazione di stazioni di ricarica può essere una soluzione vincente.
In cucina, al bar e al ristorante è preferibile utilizzare stoviglie in vetro o optare per alternative prive della plastica, come i contenitori in bagassa o i bicchieri in PLA, una bioplastica derivata da materiali rinnovabili come mais e barbabietola.
La riduzione dello spreco d’acqua può invece essere ottenuta riutilizzando le cosiddette “acque grigie” provenienti dalle docce, che dopo essere raccolte e trattate, possono essere impiegate per alimentare gli scarichi del wc.
Un’altra pratica virtuosa è l’installazione di rubinetti temporizzati per limitare il consumo d’acqua.
Infine l’acquisto di prodotti locali, di stagione e a chilometro zero contribuisce a ridurre l’impatto ambientale legato al trasporto di merci dall’estero.
L’acqua alla spina erogata dai dispenser acqua è l’unica acqua a chilometro zero: invece di essere estratta a grande distanza e poi imbottigliata e trasportata raggiunge gli utenti dalla rete idrica locale, dove è stata sottoposta ai severi controlli delle autorità sanitarie. La sostenibilità non si ferma nel piatto ma è anche nel bicchiere, insomma.